Nel 2014, il mondo è stato scosso da un evento senza precedenti: la “Partizione”. In un batter d’occhio, il 2% della popolazione mondiale si è dissolto, lasciando dietro di sé solo un vuoto assordante. Nessun messaggio, nessuna spiegazione, niente. Solo l’angoscia, il dolore e la disperazione degli amici, dei familiari e degli amanti che hanno perso i propri cari in una maniera così brutale ed inspiegabile. È da questo punto di partenza inquietante che parte “The Leftovers”, una serie televisiva di grande impatto emotivo creata da Damon Lindelof (autore di “Lost”) e Tom Perrotta, basata sull’omonimo romanzo.
La narrazione si concentra sulla cittadina immaginaria di Mapleton, New York, dove il dolore per la Partizione è palpabile. In questa comunità, incrociamo un gruppo eterogeneo di personaggi che cercano di ricostruire le proprie vite, ognuno a modo suo.
Kevin Garvey (interpretato magistralmente da Justin Theroux), lo sceriffo di Mapleton, lotta contro il senso di smarrimento e la perdita del proprio equilibrio interiore. Sua moglie Laurie si è unita a un gruppo mistico chiamato “I Padri”, guidato dalla enigmatica Holy Wayne (interpretata da Michael Gaston).
La figlia adolescente di Kevin, Jill (Margaret Qualley), affronta la solitudine e il desiderio di capire cosa sia successo durante la Partizione. Nora Durst (Carrie Coon), una donna che ha perso il marito e i due figli nell’evento misterioso, cerca disperatamente una spiegazione logica per il suo dolore.
“The Leftovers” non si limita a raccontare una storia fantastica, ma esplora in profondità temi esistenziali come la perdita, la fede, il senso di colpa e l’amore incondizionato. La serie affronta queste tematiche con una delicatezza straordinaria e senza fornire risposte facili o definitive.
- Atmosfera cupa e malinconica: La fotografia impeccabile della serie crea un’atmosfera onirica e claustrofobica che riflette la psiche dei personaggi tormentati dal dolore e dalla mancanza di certezze.
- Personaggi complessi e realistici: Lindelof e Perrotta hanno creato una vasta gamma di personaggi, ognuno con le proprie debolezze, i propri desideri e le proprie contraddizioni.
| Personaggio | Attore | Descrizione |
|—|—|—| | Kevin Garvey | Justin Theroux | Sceriffo di Mapleton, afflitto da senso di colpa e perdita di equilibrio mentale | | Nora Durst | Carrie Coon | Donna che ha perso il marito e i due figli nella Partizione, cerca disperatamente una spiegazione logica al dolore | | Laurie Garvey | Amy Brenneman | Ex moglie di Kevin Garvey, si unisce a un gruppo mistico chiamato “I Padri” | | Jill Garvey | Margaret Qualley | Figlia adolescente di Kevin Garvey, lotta contro la solitudine e il desiderio di capire cosa sia successo | | Matt Jamison | Christopher Eccleston | Pastore metodista ossessionato dalla Partizione, cerca di fornire conforto ai suoi fedeli |
La sceneggiatura di “The Leftovers” è ricca di simbolismi, metafore e dialoghi incisivi che invitano lo spettatore a riflettere su tematiche profonde come la natura della realtà, il libero arbitrio e il destino.
- Episodi indipendenti ma interconnessi: La struttura narrativa non lineare di “The Leftovers” permette di esplorare le diverse prospettive dei personaggi in modo approfondito.
La colonna sonora composta da Max Richter contribuisce a creare un’atmosfera onirica e suggestiva, accompagnando lo spettatore nel viaggio emotivo dei protagonisti.
Perché dovresti guardare “The Leftovers”?
- Se ami le serie che ti fanno riflettere: “The Leftovers” non offre risposte facili, ma stimola il pensiero critico e invita a interrogarsi sul senso della vita e dell’esistenza.
- Se cerchi una storia emozionante e coinvolgente: I personaggi di “The Leftovers” sono incredibilmente realistici e i loro drammi ti lasceranno profondamente toccato.
Se sei alla ricerca di una serie tv che vada oltre il semplice intrattenimento, che ti metta a dura prova e ti lasci con più domande che risposte, allora “The Leftovers” fa al caso tuo. È un’esperienza televisiva unica e indimenticabile.